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giovedì 14 dicembre 2017

Woody Allen: odio


“Le persone non ti odiano per le tue debolezze, ma per i tuoi punti di forza”.
Woody Allen

domenica 22 ottobre 2017

Anonimo: ascoltare

Quando parli ripeti cio' che gia' sai. Ma se ascolti, potresti imparare qualcosa di nuovo.
Anonimo

giovedì 8 giugno 2017

Platone - Lealtà


«Voi potete comperare il lavoro di un uomo, la sua esperienza, i suoi consigli, ma non potrete mai comperare l'entusiasmo, l'iniziativa, la devozione del cuore, della mente, dell'animo. Queste cose le dovete meritare con la vostra lealtà verso di lui». 
(Platone, Atene 348 a.C./347 a.C.)

mercoledì 7 giugno 2017

Marcel Proust: viaggio

"L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi."
Marcel Proust

martedì 7 marzo 2017

Lev Tolstoj: lavoro


"Che terribile errore del nostro mondo, pensare che la fatica, il lavoro sia una virtù. Né l'uno né l'altra, ma piuttosto un vizio. Cristo non lavorava."
Lev Tolstoj

Herbert Marcuse: lavoro


"Poiché la durata della giornata lavorativa costituisce essa stessa uno dei principali fattori repressivi imposti dal principio della realtà al principio del piacere, la riduzione di questa durata fino al limite in cui il puro tempo lavorativo non blocchi piú lo sviluppo umano, è la prima delle condizioni preliminari della libertà. Una siffatta riduzione significherebbe quasi sicuramente da sola un abbassamento del tenore di vita attuale nei paesi industriali piú progrediti. Ma la regressione a un livello di vita inferiore, che sarebbe la conseguenza del crollo del principio di prestazione, non parla contro il progresso della civiltà.
Che la liberazione sia condizionata da un livello di vita sempre piú alto, è un argomento che serve con troppa facilità a giustificare la perpetuazione della repressione. Determinare il livello di vita in termini di automobili, apparecchi televisivi, aeroplani e trattori, è tipico del principio di prestazione stesso. Al di là del dominio di questo principio, il livello di vita verrebbe misurato con altri criteri: la soddisfazione universale dei bisogni umani fondamentali, e la libertà dalla colpa e dalla paura – da quella interiorizzata come da quella esterna, da quella istintuale come da quella “razionale”.
Herbert Marcuse, Eros e civiltà

Friedrich Nietzsche: lavoro


"si sente oggi che il lavoro come tale costituisce la migliore polizia e tiene ciascuno a freno e riesce a impedire validamente il potenziarsi della ragione, della cupidità, del desiderio d’indipendenza. Esso logora straordinariamente una gran quantità d’energia nervosa, e la sottrae al riflettere, allo scervellarsi, al sognare, al preoccuparsi, all’amare, all’odiare” (F.Nietzsche)

martedì 28 febbraio 2017

Friedrich Nietzsche: gravidanza


"Ci sono spiriti altamente dotati che sono sempre sterili solo perché, per una debolezza di temperamento, sono troppo impazienti per attendere la fine della loro gravidanza." 
(Friedrich Nietzsche - Umano, troppo umano, II, 216)

lunedì 27 febbraio 2017

Socrate: la morte


"Nessuno sa se per l’uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
Socrate

venerdì 24 febbraio 2017

Mark Twain: pericolo


"Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è"
Mark Twain

lunedì 16 gennaio 2017

Tiziano Terzani: dal libro "Un altro giro di giostra"


"Quel che ora ci appare insopportabile fra 10 anni ci parrà irrilevante.
Probabilmente ce lo saremo quasi dimenticato.
Perché non fare l’esercizio di guardare all’orrore di oggi con gli occhi che avremo fra 10 anni?"

Tiziano Terzani


martedì 10 gennaio 2017

Bertolt Brecht: apatia politica


"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".
Bertolt Brecht

Prima vennero… è in origine un sermone del pastore Martin Niemöller sull'inattività degli intellettuali tedeschi in seguito all'ascesa al potere dei nazisti e delle purghe dei loro obiettivi scelti, gruppo dopo gruppo. La poesia è ben conosciuta e frequentemente citata, ed è un modello popolare per descrivere i pericoli dell'apatia politica e come essa alle volte inizi con un odio teso a impaurire obiettivi e di come alle volte esca fuori controllo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_vennero...