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mercoledì 26 dicembre 2012

Noam Chomsky - Il principio della rana bollita


Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa.
L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce -semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone. In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.
I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere, a pensare con la loro testa.
Allora se non siete come la rana, già mezzo bolliti, date il colpo di zampa salutare, prima che sia troppo tardi!
Noam Chomsky

5 commenti:

  1. Che strano... dopo due anni dalla sua pubblicazione un articolo tanto acuto e premonitore di eventi gravi non ha ancora ricevuto un commento. Delle due l'una: o tutti crediamo che l'esempio della rana bollita riguardi soltanto il mondo delle rane o l'acqua in cui nuotiamo noi non è ancora troppo calda....

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    1. Che dire? L'apologo contiene in se stesso l'alfa e l'omega della questione.
      Fare degli esempo? E' utile? E certamente il silezio del web non vuol dire che si pensi che riguarda solo le rane o che l'acqua non è ancora abbastanza calda. Inoltre gli italiani, si sa, non sono i tipi da fare le rivoluzioni. Troppo divisi! Mi piacerebbe essere smentita da fatti e non da commenti!

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  2. oppure non c'è molta visibilità nella pubblicazione ;)

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  3. è davvero terrificante il fatto che sia vero, Ci stiamo lentamente bollendo senza reagire. Lasciano quasi indifferenti le decapitazioni, l'abbattimento della nostra storia attraverso la distruzione dei siti archeologici e dei musei Comincio a dubitare che riusciremo a saltare via dal pentolone prima che sia troppo tardi per avere la forza di farlo

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  4. è un post del 2O12...è tardi.E ilmio papà nel lontano 1960,già diceva che avremmo fatto la fine dei sorci

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